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Il Blog del WWF Friuli Venezia Giulia

mercoledì 26 luglio 2017

Impianto siderurgico di Servola: la diffida alla riduzione della produzione non dev'essere revocata

Comunicato stampa

La diffida della Regione a contenere in 290 il numero massimo di colate mensili a limitare la marcia dell’altoforno entro le 34.000 tonnellate mensili e a limitare la produzione di coke a quella strettamente funzionale alla produzione di ghisa dev’essere mantenuta e attentamente verificato il suo rispetto dagli organi preposti al controllo dell’impianto siderurgico.
Lo chiede il WWF di Trieste dopo aver esaminato la relazione dell’ARPA sugli esiti del monitoraggio dei parametri di stato e pressione per la qualità dell’aria a Servola del 6 luglio scorso.
Ragioni produttive e occupazionali non potranno indurre l’Amministrazione regionale a cambiare idea, attesa la rilevanza che questi dati possono avere per garantire la salute degli abitanti di Servola e di Trieste.
L’azione amministrativa deve mantenere il suo ruolo fondamentale nella tutela dell’ambiente. Ove ciò non avvenga – lo dimostra il recente sequestro degli impianti di Esso e Isab di Priolo e Augusta in Sicilia – la magistratura si trova costretta a intervenire con provvedimenti che, per la loro stessa natura, non sono idonei a risolvere situazioni di conflitto tra comparti produttivi e incomprimibili esigenze di tutela della salute dei cittadini.
Proprio sul tema della salute è urgente che l’Azienda Sanitaria provveda a rilevare gli effetti sanitari sulla popolazione di questi nuovi dati, in ossequio ai principi di prevenzione propri dell’agire delle Autorità preposte alla tutela della salute pubblica.
La Regione, per quanto le compete, inizi a prevedere e programmare interventi di riqualificazione professionale e ammortizzatori sociali per non lasciarsi sorprendere da un’accelerazione dei tempi di una nuova crisi del settore industriale che potrebbe essere più vicina di quanto sembra.  

Trieste 25 luglio 2017

WWF Trieste

Alessandro Giadrossi

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